PROTOCOLLO

della XIV Sessione della Task force Italo-Russa sui distretti industriali e sulle PMI

(San Remo, 27 - 28 ottobre 2008)


Su iniziativa delle Parti, la XIV Sessione della Task force italo-russa sui distretti industriali e sulle PMI, si e` svolta a Sanremo, dal 27 al 28 ottobre 2008, ospitata dalla Regione Liguria.

La delegazione russa e` stata guidata dal dott. Alexander Borisov, Responsabile del Dipartimento Paesi Europa del Ministero dello Sviluppo Economico della Federazione russa e, quella italiana, dal dott. Gianfranco Caprioli, Direttore Generale della D.G. Promozione degli scambi del Ministero dello Sviluppo Economico.

Alla presente sessione, in sede di chiusura, hanno presenziato anche il Ministro italiano dello Sviluppo Economico, On.le Claudio Scajola ed il Ministro dell’Industria e del Commercio della Federazione Russa, Mr. Viktor Kristenko.

Da parte russa, hanno partecipato - oltre all’Ambasciatore in Italia, Alexej Meshkov e il nuovo Console Generale a Milano, A. Paramonov - alti rappresentanti di 11 Regioni (Lipetsk, Nijniy Novgorod, Mosca, Penza, Ivanovo, Chuvasha, Tatarstan, Sverdlovsk e delle municipalità di San Pietroburgo, Ekaterinburg e Mosca). Inoltre, vi hanno preso parte, la Rappresentanza commerciale in Italia, la Camera di commercio russo-italiana, alti rappresentanti dell’Agenzia federale di gestione delle Zone Economiche Speciali, dell’Agenzia federale del Turismo, di due Banche federali e diversi esponenti dell’imprenditoria russa, per un totale di ca. 80 membri della delegazione.

Da parte italiana, hanno preso parte alla Sessione i rappresentanti di 8 Amministrazioni regionali (Lombardia, Campania, Veneto, Marche, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo e Piemonte), di oltre 40 tra le Associazioni (compresa l’Associazione Marche-Russia), le Federazioni settoriali, le Associazioni industriali locali e dell’Unioncamere, 7 Università e Parchi tecnologici, diverse Banche ed Istituti Finanziari, oltre a circa 80 imprese per un totale di oltre 250 membri della delegazione.

Nella sessione plenaria della mattina del 27 ottobre, oltre alla presentazione degli sviluppi intervenuti a far data dalla precedente sessione di Lipetk, effettuata dai due co-presidenti, si è svolta, con la moderazione del Presidente della società Liguria International, Franco Aprile, le presentazioni delle principali realtà regionali di entrambi i Paesi.

Particolare attenzione e` stata, inoltre, rivolta alla presentazione delle opportunità offerte alle imprese in merito alle Z.E.S. - come strumento per l’attrazione degli investimenti italiani nella Federazione Russa - illustrata sia dal Capo dell’Ufficio Informazioni e fiere della Direzione Generale dei rapporti internazionali dell`Agenzia Federale per la gestione delle Zone Economiche Speciali, sia dal Direttore generale SpA “Z.E.S. a livello regionale”, per la ZES di Lipetsk.

Le Parti hanno rilevato che dopo la XIII Sessione della Task Force (Lipetsk, maggio 2008) e` stata svolta una grande attività di informazione e di promozione per la creazione di distretti industriali nella Federazione Russa sulla base dell’esperienza italiana.

Le parti hanno convenuto di elaborare un progetto del nuovo programma triennale degli eventi per il periodo 2010-2012 alla prossima Sessione della Task force a Vologda (Russia) in maggio 2009.

Le Parti hanno convenuto di continuare il lavoro costruttivo per lo sviluppo della cooperazione tra le Regioni, le Associazioni di categoria italiane, l’Associazione Marche-Russia, la Camera di Commercio Italia-Russia, le Camere di Commercio e Industria e, soprattutto, le Università ed i parchi tecno-scientifici dei due Paesi, per l’incentivazione della collaborazione economica bilaterale nei campi innovativi, ad alto contenuto tecnologico.

Da parte italiana, la Regione Marche, nella persona del suo Assessore all’Industria, Gianni Giaccaglia, ha presentato il progetto interregionale realizzato con le Regioni Campania e Emilia-Romagna e co-finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico, entrato già nella sua prima fase operativa con la recente presentazione effettuata a Sochi, nel presente mese di ottobre e che ha viso la partecipazione anche del Sottosegretario allo Sviluppo economico, On.le A. Urso.

Sono state, inoltre, realizzate le presentazioni dei progetti in corso tra la Regione Liguria, rappresentata dal suo Presidente, On.le Claudio Burlando e la municipalità di Ekaterinbug, con cui corrono da anni ottime relazioni e con la quale ha stabilito importanti rapporti economico-commerciali, testimoniati, peraltro, da parte russa, da Yakob Aleksandr, Primo vice-sindaco di Ekaterinburg.

Nel pomeriggio sono stati organizzati i cinque sottogruppi di lavoro tematici, previsti dal programma:

  1. Collaborazione nel campo della logistica e utilities municipali
  2. Collaborazione tecnico-scientifica tra Universita`, parchi tecnologici e istituti di ricerca nei settori ad alto contenuto tecnologico
  3. Florovivaismo/Arredamento da esterni/Agroalimentare
  4. ZES – PMI: Collaborazione bancaria e finanziaria
  5. Collaborazione per la tutela della proprietà intellettuale ed industriale

A latere dei sottogruppi di lavoro e` stato organizzato un Seminario informativo sulle “Opportunità economiche offerte alle aziende italiane dalle Olimpiadi invernali di Sochi 2014” presieduto dal Dott. Roberto Pelo – Direttore ICE Mosca.

Nella seconda parte della giornata, si sono svolti, altresi`, incontri bilaterali tra Regioni russe e Regioni, Organismi ed imprese italiani a cui sono stati dedicati appositi Tavoli.

Al termine della sessione pomeridiana del primo giorno sono stati firmati la lettera d’intenti tra la Fondazione “Iteralia” e Centro ’informativo-editoriale “Derzhava” nel campo della sicurezza stradale e l’Accordo tra Centro Estero Veneto e la Camera di Commercio della Regione di Penza.

Nella sessione plenaria di chiusura della Task Force, svoltasi il 28 ottobre, sono stati riportati, dai rispettivi coordinatori italiani, i risultati dei lavori dei sottogruppi sopraindicati, sintetizzati negli allegati da 1 a 5.

Nella stessa giornata sono state organizzate delle visite presso l’Istituto Italiano di Tecnologia (Genova), il Porto di Genova (Logistica) e presso aziende del settore Florovivaistico e Agroalimentare di Sanremo – Imperia e di Albenga.

Le parti hanno concordato di tenere la quindicesima sessione della task force in Russia, precisamente a Vologda, nel maggio 2009.



F.to Caprioli


Gianfranco Caprioli


Direttore Generale

per la Promozione degli

scambi del Ministero dello

Sviluppo Economico

della Repubblica Italiana

F.to Borisov


Alexander Borisov


Capo Dipartimento

dei Paesi d’Europa

del Ministero dello sviluppo

economico della Federazione

Russa



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ALL. 1


COLLABORAZIONE NEL CAMPO DELLA LOGISTICA E UTILITIES MUNICIPALI


La maggior parte degli interventi dalla platea hanno riguardato le aspettative per una innovazione nelle procedure e nella gestione dei transiti doganali delle merci in Russia con l’eliminazione di quelle aree grigie che espongono, a valutazioni discrezionali, gli esportatori di prodotti di qualità e, più in generale, le PMI penalizzandoli. Altri interventi hanno riguardato l’effetto distorsivo provocato dalla posizione semi-monopolistica della dogana di Mosca sui flussi e costi finali delle merci destinate ad altre aree della CSI, raggiungibili più economicamente da altre direttrici di trasporto, soprattutto attraverso il Mar Nero, certamente di maggior interesse per gli operatori italiani del trasporto e della logistica


PROGETTI PRESENTATI:

AILOG:

Nel quadro della quinta intesa operativa ICE/AILOG verrà co-finanziato un corso di formazione in logistica distributiva. I corsi verranno strutturati in forma di un Master universitario in logistica con l’Accademia del lavoro e delle relazioni sociali. Questa iniziativa non sarà estranea alle attività che concorreranno alla preparazione delle olimpiadi 2014.

SAIM IMPIANTI:

La SAIM Impianti è un’azienda specializzata nelle tecniche di refrigerazione e trattamento aria per l’industria soprattutto alimentare (frigoconservazione / surgelazione / stagionatura di prodotti agricoli freschi e lavorati – conservati)

La SAIM cerca controparti russe a livello di mercati ortofrutticoli – centri o catene di distribuzione alimentare regionali interessate al trasferimento di attrezzature e “know how” nel trattamento/confezionamento, distribuzione del prodotto alimentare deperibile.

L’approvvigionamento da parte della popolazione russa di frutta e verdure avviene attraverso il ricorso ai mercati rionali e vicinali. Il crescente miglioramento delle condizioni economiche aumenta la domanda, o meglio la ricerca, di prodotti agroalimentari, soprattutto freschi, di qualità, che per il momento rimane in gran parte insoddisfatta non per mancanza di prodotto base, ma per le scarse capacità nel condizionamento e distribuzione del prodotto stesso (catena del freddo ecc.).

ICE

Ha presentato schema e metodologia del progetto “Logistica per i distretti agroalimentari”, in corso di attuazione in Toscana, Puglia, Sicilia, e che ha la CIS fra i mercati obiettivo delle piattaforme logistiche, in via di costituzione, per il consolidamento ed organizzazione dei panieri di offerta di prodotto italiano.

ASSESSORATO ALLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE DELLA LIGURIA

Ha anticipato la volontà di organizzare, con l’assistenza dell’ICE, la costituzione di una piattaforma distributiva per il mercato CIS, come analogamente già realizzato in Ungheria (Viridarium Hungary K.F.T., che raccoglie l’offerta di florovivaisti liguri, lombardi, piemontesi e toscani, costituita attraverso una collaborazione ICE-Regioni)


Durante i lavori del tavolo della logistica si è anche presentato il progetto ITERALIA. Obiettivo di quest’ultimo è quello di rendere disponibile il patrimonio di conoscenza e di esperienze maturato dalle imprese italiane nel campo delle infrastrutture stradali e delle tecnologie per la sicurezza stradale, ivi comprese tutte quelle attività parallele idonee alla sensibilizzazione sulla problematica stradale ed alla relativa assistenza tecnico -contabile –giuridica.

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a cura di: Gianni Fiaccadori, ICE Roma – Area Beni strumentali



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ALL. 2


COLLABORAZIONE TECNICO-SCIENTIFICA TRA UNIVERSITA`, PARCHI TECNOLOGICI E ISTITUTI DI RICERCA NEI SETTORI AD ALTO CONTENUTO TECNOLOGICO


La riunione ha evidenziato significative opportunità di cooperazione tra imprese, università e istituzione pubbliche dei due Paesi con riferimento al tema dell’alta tecnologia (sono stati presentati 10 progetti: 7 di parte italiane e 3 per parte russa).

I lavori si sono focalizzati sull’area dei Grandi Urali (che comprende dieci regioni tra cui la Regione dello Sverdlosk); tale scelta si spiega in relazione a:

In virtù delle presentazioni effettuate e delle riunioni intercorse tra i coordinatori del tavolo di lavoro, sono state condivise dalle due controparti le seguenti ipotesi progettuali:

  1. Organizzazione di workshop/seminari che, attraverso il coinvolgimento delle imprese ed università/centri di ricerca direttamente interessati, permettano di evidenziare opportunità reali di collaborazione sui seguenti temi:
    1. Realizzazione di piattaforma logistica negli Urali, che possa rappresentare un hub di smistamento delle merci provenienti dall’Asia in direzione Italia e viceversa. Tale soluzione permetterebbe di abbattere di almeno 3 settimane i tempi di consegna delle merci (rispetto al trasporto via nave) ed, in questo senso, supporterebbe la competitività delle imprese italiane (come quelle operanti, ad esempio, nel tessile-abbigliamento) per le quali la dimensione tempo ha acquisito il ruolo di priorità assoluta. Nell’area di Yekaterinburg sono in via di allestimento 2 milioni di metri quadri destinati allo stoccaggio delle merci e sono previsti nei prossimi anni investimenti per 10 miliardi di dollari da destinarsi al trasporto su rotaia.
    2. Offerta di sistemi organizzativi e tecnologici innovativi per la gestione dei rifiuti (negli Urali esiste una significativa domanda proveniente dalle Municipalità locali). Si tratterebbe di valutare l’opportunità di favorire l’insediamento nei tecnoparchi locali di imprese italiane in grado di veicolare tecnologie e servizi di supporto.
    3. Proposizione di tecnologie per il risparmio energetico. È questo un tema centrale nell’area per la riconversione di numerose realtà produttive obsolete dal punto di vista dei consumi di energia e, comunque, per la significativa presenza di insediamenti riconducibili all’industria pesante. L’industria italiana gode di significativa reputazione ed ha già avviato alcune prime collaborazioni.
    4. Individuazione di modalità operative di messa in rete tra i parchi tecnologici italiani e i tecno parchi in via di costituzione nella regione dei Grandi Urali.
  2. Trasferimento di know-how in ambito fieristico. In particolare, presso Yekaterinburg si sta valutando la possibilità di realizzare una grande piattaforma fieristica in grado di ospitare eventi, fiere B2B con specifico riferimento ai temi di interesse dell’industria pesante. In questa prospettiva, le fiere italiane costituiscono sicuramente dei partner privilegiati che potrebbero essere coinvolti fin da queste prime fasi progettuali.
  3. Attivazione di Zone Economiche Speciali (ZES) anche nell’area degli Urali, che attualmente ne risulta sprovvista. Tale azione risulta di fondamentale importanza per incentivare – così come avviene per molte altre aree della Federazione Russa – gli investimenti diretti esteri delle piccole e medie imprese italiane.

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a cura di: Giuliano Noci, Politecnico di Milano



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ALL. 3


FLOROVIVAISMO/ARREDAMENTO DA ESTERNI/AGROALIMENTARE


Il florovivaismo è il settore dell' agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha raggiunto livelli economici consistenti, ha consolidato le proprie posizioni sui mercati tradizionali ed ha interessato sempre di più nuovi mercati internazionali.

Osservando l'interscambio sul settore, siamo passati da un saldo passivo di quasi 57 milioni di euro degli anni '90 ad un saldo attivo di 110 milioni di euro nel 2003 ed un saldo di 131,5 milioni di euro nel 2007.

Nell'anno 2007, l'ISTAT ha rilevato un' esportazione di piante vive e prodotti della floricoltura pari a 640,7 milioni di euro contro i 509,2 milioni di euro di prodotto importato, con appunto un saldo di 131,5 milioni di euro. Questo dato rappresenta inoltre un aumento del 9,4 % rispetto all'annata precedente.

Con un saldo attivo di 255 milioni di euro, il settore delle piante da esterno è quello maggiormente rilevante dell'intero comparto, che ha visto un aumento rispetto al 2006 in quantità del 12,8% e del 16,5% in valore.

Dall'analisi delle esportazioni dei prodotti della floricoltura e piante vive si evidenzia che tra i Paesi Extra Unione Europea la Russia è lo Stato che ha dimostrato il maggior valore di importazione raggiungendo un incremento del 72,5% di valore nel 2007 rispetto al 2006.

I valori in curo di prodotto esportati dall'Italia verso la Russia sono stati di 2.006.620 curo nel 2006 e 3.461.113 curo nel 2007.


Un dato irrisorio se comparato ai 400 milioni di euro importati dalla Russia alla voce florovivaismo (dati russi). Il vivaisti russi riesco al momento a produrre solo il 10% del fabbisogno nazionale su fiori recisi e piante da interno. Stanno cercando di aumentare la produzione ma nei prossimi 5 anni potranno arrivare tra il 15 e il 20 % del proprio fabbisogno.


La domanda che al nostro tavolo tematico ci siamo posti, non avendo numericamente una controparte russa con cui confrontarsi, è stata:

il florovivaismo italiano è riconosciuto per la qualità dei propri prodotti e per la vasta gamma varietale offerta; quali sono allora i punti di criticità per entrare più pesantemente sul mercato russo? Queste le risposte:

  1. Barriera doganale e fitosanitaria, con dazi che vanno dal 15% al 38%;
  2. Logistica dei trasporti: non abbiamo compagnie italiane di trasporto specializzate nelle spedizioni florovivaistiche ; non abbiamo un polo logistico per ridistribuire i nostri prodotti in Russia;
  3. Credito: le nostre PMI non sono supportate adeguatamente per creare joint-venture;
  4. Informazioni commerciali: supporto alle aziende con informazioni selezionate e rapide sui clienti russi;
  5. Sinergie: non siamo adeguatamente informati dai vari soggetti della filiera sull'iniziative in atto. Un caso su tutti, che ai florovivaisti liguri dovrebbe molto interessare, a Mosca si sta creando un mercato dei fiori e una banca italiana supporta questa operazione e nessuno del nostro settore ne è informato adeguatamente! Essere in quel mercato è un imperativo categorico se vogliamo contare sul mercato russo!
  6. Comunicazione: non abbiamo una campagna d'informazione sui nostri prodotti che la concorrenza ci boigotta, mettendo in giro la menzogna che i prodotti italiani non sono adatti ai climi russi. La realtà è che la concorrenza acquista i nostri prodotti e li vende sul mercato russo.

A fronte di queste criticità, tutti gli operatori italiani si sono trovarti d'accordo per impostare i seguenti progetti con capofila la nostra Associazione (ANVE):

  1. Creazione di un ufficio doganale e fitosanitario nelle regioni di Mosca e a Sochi. Realizzazione di un polo logistico dei prodotti florovivaistici e di arredo da esterni con cash and carry annesso;
  2. Partecipazione nel settembre 2009, con uno stand Italia, che rappresenti tutto il florovivaismo italiano, di 1000 mq alla fiera Flowers 2009 a Mosca, in collaborazione con l'ufficio ICE;
  3. Creazione di un consorzio italiano florovivaistico per gestire il polo logistico. Campagna di comunicazione per supportare i nostri prodotti e creazione di un cd multimediale con schede botaniche, foto e utilizzo delle piante italiane, che possa essere un utile strumento di lavoro per gli architetti del verde russi. Questi sono i progetti che si intendono realizzare nel biennio 2008/2010 con i partner russi.

Per quanto riguarda l'agro-alimentare, sono state fatte interagire direttamente le aziende italiane e russe presenti all'incontro, ben sapendo che i punti critici da risolvere per il nostro export sono i pesanti dazi doganali, le certificazioni richieste, la nostra offerta frammentata e a volte non supportata da quantità adeguate e l'alta presenza di catene alimentari non italiane che favoriscono i produttori alimentari dei propri Paesi a scapito del nostro.

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a cura di: Maurizio Lapponi, Presidente ANVE



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ALL. 4


ZES – PMI: COLLABORAZIONE BANCARIA E FINANZIARIA


Molto interesse hanno sollevato le relazioni di:


Le relazioni hanno evidenziato la necessità di migliorare la promozione verso le PMI italiane per diffondere in Russia analoghe strutture (Khristenko desidera crescere dal 20% russo verso il 70% italiano)

E’ stato evidenziato soprattutto un problema di cultura e di infrastrutture con una stretta correlazione tra i due temi.

La proposta dell’Università di Verona che Lanteri ha presentato in Italiano e Russo permette di far maturare comuni impostazioni usando la piattaforma Moodle già operativa e nella quale è già stato invitato a partecipare Grigorij Klimeshov come primo rappresentante russo.

Si potranno così sviluppare i progetti poi enunciati dai diversi intervenuti (Colussi, ecc.) con risparmio di costi ed aumento di efficacia.

Anche il tema culturale potrà trovare in detti strumenti un canale di facile diffusione.

In preparazione del 2009, nel Veneto


E’ stata presentata da Morelli (FINEST) una esigenza espressa durante i lavori delle precedenti Task Force dai rappresentanti dei distretti veneti, di creare strutture di facilitazione per gli investimenti delle PMI in Russia. L’argomento è stato valutato durante i lavori della Task Force tenutasi a Lipetsk dove potrebbe essere realizzato un accordo di sistema stante la presenza dell’azienda italiana Indesit Industry e di una delle due ZES industriali federali. L’ipotesi di valutare un accordo di collaborazione con la ZES di Lipetsk per la disponibilità di un desk a disposizione delle imprese italiane è stata accolta con entusiasmo dal direttore della ZES Lavrentev.

E’ stata poi presentata da Ravizza (Merloni Progetti) l’ipotesi di realizzazione di un parco industriale con lo scopo di vendere, affittare anche in leasing, sazi industriali per le aziende italiane e non solo. Questa iniziativa permetterebbe una possibilità di accesso all’immobile industriale ulteriore rispetto alla costruzione da parte dell’azienda che investe nell’area.

Casalaina (Indesit Industry) ha ribadito l’importanza della collaborazione tra le grandi imprese italiane già presenti in Russia e le PMI.

Il presidente Torrembini ha sottolineato la necessità di modificare gli strumenti di intervento pubblico (Simest, Finest) in rapporto alle modificate esigenze delle imprese sul mercato russo.

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A cura di: Vittorio Torrembini, Presidente GIM Mosca



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ALL. 5


COLLABORAZIONE PER LA TUTELA DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE ED INDUSTRIALE


Il gruppo di lavoro è stato moderato dal dott. Maurizio Ferri Responsabile del desk di assistenza alle imprese sulla proprietà intellettuale costituito presso l’ufficio Ice di Mosca e dal dott. Evgeny Tyusin direttore dell’Ufficio Analitico della Rappresentanza Commerciale dell’Ambasciata Russa in Italia. L’obiettivo della tavola rotonda e` stato quello della individuazione di elementi di collaborazione e di confronto operativo bilaterale in materia di proprietà intellettuale.

Lo spunto per tale analisi è stato offerto dagli interventi di due importanti aziende italiane: la Lavazza e la Ferrero.

La scelta di invitare tali aziende a raccontare le proprie esperienze relativamente alla Federazione Russa trova origine sia nella significatività delle stesse (la Ferrero ad esempio ha gia una società di distribuzione in Russia e sta completando la realizzazione di uno stabilimento nella regione di Vladimir con un investimento complessivo pari a circa 200 milioni di Euro) sia perché entrambe hanno contattato nei mesi scorsi il Desk di Mosca e l’Ambasciata d’Italia per richiedere un sostegno istituzionale in occasione di contenziosi presso i tribunali arbitrali ed il Rospatent (Ufficio Brevetti e Marchi della Federazione Russa).

Nei confronti di tutti i marchi Lavazza in Russia è stata proposta un’ampia azione di cancellazione per non uso da parte di un consulente di proprietà intellettuale.

L’attacco ai marchi Lavazza e’ iniziato alla fine del 2005 e si e’ concluso nel gennaio del 2008 con la difesa di nove marchi su 10. Per il decimo (Lavazza in blu Bar & Caffetteria), annullato per un motivo formale, la Lavazza ha presentato appello.

La dott.sa Valentina Maglio del dipartimento legale della Lavazza ha raccontato le varie fasi del contenzioso prima presso il giudice ordinario (tribunali arbitrali) e successivamente presso le sezioni amministrative arbitrali del Rospatent.

La Ferrero, invece, ha contattato il Desk di Mosca in occasione di un contenzioso presso il tribunale arbitrale, relativo ai Ferrero “Raffaello”, ed e’ attualmente coinvolta in alcune richieste di annullamento per non uso dei suoi marchi presso le sezioni arbitrali Rospatent.

Il dott. Giordano Cardini della Ferrero ha brevemente accennato ai contenziosi in corso e ha effettuato una presentazione dei numerosi episodi di contraffazione che hanno interessato i prodotti Ferrero in Russia.

Il primo elemento emerso dalle testimonianze sopra riportate è il sostanziale riconoscimento della modernità del quadro normativo della Federazione Russa. Anche il giudizio sulle autorità doganali relativamente al contrasto all’ingresso nella federazione di prodotti contraffatti è decisamente positivo.


Esistono tuttavia alcuni elementi critici ed alcuni spazi di miglioramento a livello procedurale (sia sul lato Russo che su quello Italiano) su cui si propone di avviare un confronto bilaterale all’interno della task force quali:

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a cura di: Maurizio Ferri, Responsabile desk anticontraffazione c/o ICE Mosca



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ALL. 6


RELAZIONE SU SEMINARIO TAVOLO “SOCHI 2014”


La tavola rotonda, originariamente prevista dal programma, si è trasformata in un incontro seminariale perché, sulla scorta dei cambiamenti intervenuti la scorsa settimana (nomina del Ministro per lo Sviluppo Regionale Kozak a vice Primo Ministro con delega alla realizzazione delle opere per le Olimpiadi di Sochi 2014), la parte russa ha declinato la nomina di un proprio rappresentante.

Proprio da questo fatto ha preso avvio il seminario, cui hanno partecipato circa 40 persone, tutti rappresentanti di aziende ed enti italiani.

Nel corso degli ultimi 10 mesi, dall’emanazione del decreto del 29.12.2007, la struttura organizzativa e le competenze dei vari enti hanno subito radicali cambiamenti, che sono stati illustrati.

Sebbene la fase istruttoria sconti un notevole ritardo, rimane certo il termine di scadenza dei lavori.

Il progetto “Sochi 2014” è stato inquadrato nella attuale fase di crisi dell’economia russa, che soffre i riflessi della situazione finanziaria internazionale, ma ha cause endogene che hanno in qualche modo anticipato la crisi mondiale.


“L’opportunità Sochi” va considerata su due livelli:

Questi due livelli hanno referenti e strategie diverse e, in quanto tali, presuppongono interventi differenti.


Nel corso del dibattito sono intervenute diverse aziende, enti ed organizzazioni (IVECO, Regione Lombardia, Orion, CNA Bologna, Politecnico Milano, ecc.), che hanno chiesto approfondimenti, illustrato le proprie specifiche attività su Sochi, hanno sollecitato un piano d’intervento.

A questo proposito si è proposto (con le definizioni del caso) di organizzare nel corso del primo semestre 2009 almeno tre missioni/presentazioni a forte caratterizzazione merceologica e di non enormi dimensioni (la Regione Lombardia ha proposto interregionali) in alcuni settori (contranctarig, beni per la persona, materiali e macchine per l’edilizia).

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a cura di: Roberto PELO, Responsabile ICE Mosca e rete ICE in Russia