Brevi cenni sui rapporti economici italo-russi (2002)


Nei rapporti bilaterali il periodo 2000-2002 e' caratterizzato dall' intenso dialogo politico: c'e' stato lo scambio delle visite tra i Presidenti e i Primo-ministri, e' stato raggiunto un nuovo livello di interazione. Nell' aprile scorso ha avuto luogo la visita' a Mosca del Presidente del consiglio S.Berlusconi, nel corso della quale uno dei temi centrali delle discussioni era la cooperazione economica bilaterale.

Attaualmente la base giuridica dei rapporti economici e' praticamente completata. Tra gli accordi piu' significativi dal punto di vista pratico si puo' citare la Convenzione per evitare la doppia tassazione e l'Accordo sulla tutela e promozione degli investimenti.

Come partner commerciale l'Italia si trova al secondo posto tra i paesi occidentali e al quarto posto nel mondo, dopo la Germania, l'Ukraina e la Bielorussia. Secondo la statistica italiana, nel 2001 l'interscambio ha raggiunto 10,8 mlrd. di doll. con la crecsita del 9 %, le esportazioni russe ammontano al 7,6% (livello dell' anno 2000), mentre le importazioni russe dall'Italia sono aumentate del 38%, e hanno raggiunto 3,2 mlrd. di doll.

Nell'anno corrente si puo' prevedere l'ulteriore aumento del commercio bilaterale con la piu' veloce crescita' delle esportazioni italiane.

Se si parla della struttura merceologica del commercio, le esportazioni russe sono composte prevalentemente dalle materie energetiche come gas naturale e petrolio ed altre materie prime. La struttura delle importazioni russe dall' Italia e' piu' diversificata. Recentemente il gruppo dei generi di largo consumo, seguendo i cambiamenti della struttura della domanda del mercato, e' diventato il gruppo piu' importante (41% oppure 1,3 mlrd. di doll.), superando il gruppo di macchinari ed attrezzature.


COMMERCIO TRA RUSSIA E ITALIA (Dati dell`ISTAT)

(2000 - 1$ = 1,096 euro, 2001 - 1$ = 1,120 euro)


 

2000

2001

Tasso di crescita

in % (doll.)

mln.euro

mln.doll.

mln.euro

mln.doll.

Volume del commercio

10857

9905

12073

10779

9

Esportazione russa

8336

7605

8534

7619

0,2

Importazione russa

2521

2300

3539

3160

37

SALDO

5815

5305

4995

4459

-16

STRUTTURA DEL COMMERCIO

Esportazione russa

2000

2001

tasso di cresc.

in

% (doll.)

mln.doll

peso spec. %

mln.doll

peso spec. %

7605

100,0

7619

100,0

0,2

Risorse energetiche e in particolare:

5756

75,7

5977

78,4

4

Gas naturale

2813

37,0

3000

39,4

7

Petrolio

2436

32,0

2552

33,5

5

Prodotti petroliferi

469

6,2

376

4,9

-20

Carbone

37

0,5

48

0,6

31

Metalli ferrosi

441

5,8

393

5,2

-11

Metalli non ferrosi, metalli preziosi

804

10,6

610

8,0

-24

Alimentari

26

0,3

74

1,0

178

Prodotti chimici

119

1,6

138

1,8

16

Legno e derivati

90

1,2

84

1,1

-6

Prodotti di poligrafia

69

0,9

61

0,8

-11

Prodotti di largo consumo

92

1,2

101

1,3

10

Cuoio non lavorato

147

1,9

137

1,8

-7

Macchinario, atrezzature e mezzi di trasporto

38

0,5

34

0,4

-11

 

Importazione russa

2000

2001

tasso di cresc.in

% (doll.)

mln.doll

peso spec. %

mln.doll

peso spec. %

2300

100,0

3160

100,0

37

Prodotti di largo consumo

1013

44,0

1303

41,2

29

Macchinario, atrezzature e mezzi di trasporto

703

30,6

1050

33,2

49

Prodotti chimici

141

6,1

202

6,4

44

Materiali per edilizia

93

4,0

145

4,6

55

Alimentari

84

3,7

120

3,8

43

Prodotti di poligrafia

38

1,7

46

1,5

22

Cuoio

32

1,4

44

1,4

35

Metalli

16

0,7

32

1,0

101


Attualmente nel corso di esecuzione o elaborazione ci sono alcuni grandi progetti con partecipazione delle maggiori companie italiane tra cui l'ENI (“Blue stream”), FIAT, Tecnimont ed altre per un totale di alcuni miliardi di dollari.

Il successo delle riforme in Russia e' direttamente collegato con l'intensificarsi del processo degli investimenti di cui ha bisogno l'economia russa, compresi gli investimenti stranieri. L'Italia e' al settimo posto tra i paesi-investitori in Russia con 1,5 mlrd. di doll.di investimenti fatti nel periodo 1991-2001 e numero delle societa' miste in Russia con partecipazione italiana un po' piu superiore di 800. Secondo le opinioni di ambedue le parti il volume degli investimenti italiani non corrisponde ne' alle potenzialita' delle imprese italiane, ne' alla portata del mercato russo, particolarmente se si tieni conto del grande ammontare del volume dell' interscambio.

E abbastanza evidente che la realizzazione di qualsiasi progetto dipende dalla possibilita' d'accesso al fonte di finanziamento.

La linea di credito intergovernativa, concessa dal'Italia alla Russia era negli anni precedenti il principale strumento per finanzire alcuni progetti comuni, esclusi i progetti nel campo energetico, realizzati maggiormente con la garanzia della “Gasprom”.Per conto di questa linea di credito sono stati realizzati alcuni progetti importanti, particolamente dal punto di vista sociale, ivi incluse le forniture di macchinari per la produzione del cibo per bambini nell' ambito del Programma Presidenziale “Bambini della Russia”. Siccome oggi come oggi la Russia ha praticamente rinunciato a concedere le garanzie sovrane per i crediti d'esportazione, ultimamente e' stata creata una serie di strumenti finanziari alternativi, vuol dire senza la garanzia da parte dello stato russo, ma sempre appoggiati con le garanzie SACE.

In particolare, si tratta del cosidetto Prodramma d'investimenti per la somma fino a 1,5 mlrd. di doll.e della relativa linea di credito tra il “Mediobanca”, SIMEST e la Vneshtorgbank russo. I finanziamenti, previsti da questo Programma, sono destinati piuttosto per i grandi progetti.

Il compito non meno importante e' di creare un meccanismo di finanziamenti per i progetti delle PMI. Nel maggio 2001 la SACE ha rilasciato le “promesse di garanzie” per la somma totale superiore a 100 mln. di doll. per le linee di credito da firmare tra alcune banche italiane e quelle russe, sempre senza la garanzia sovrana. A questo lavoro partecipano l'Intesa/BCI, IMI/Sanpaolo e BNL, da parte russa -le maggiori banche come Vneshtorgbank, Sberbank e Alfabank.

18 dicembre 2001 a Mosca e' stata firmata la prima convenzione bancaria tra il BNL e Vneshtorgbank per il credito di 10 mln. di doll.

L'altra convenzione bancaria, tra l'Intesa/BCI e la Vneshtorgbank per 30 mln. di doll. e' stata firmata il 3 aprile 2002 a Mosca durante la visita del Presidente Berlusconi.

In questo modo, viene creato il sistema del finanziamento dei progetti delle PMI, suficentemente diversificato per le banche, che dispone gia delle risorse finanziarie reali e appoggiato dalla SACE.